IL MIO CODICE ETICO
IL COACHING E’ UN’ATTIVITA’ PROFESSIONALE – LEGGE 4/2013

Agisco nell’ambito delle attività professionali non ordinistiche come Coach Professionista, attività disciplinata dalla Legge 4/2013.
Seguo il codice Etico dove il coaching è definito:
“Una partnership con il cliente che attraverso un processo creativo stimola la riflessione ispirandolo a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale”.
Codice Etico
Parte 1: Filosofia e definizione di Coaching.
Mi attengo alla metodologia di coaching nella quale il cliente è prima di tutto rispettato, sia dal punto di vista personale che professionale, e considero il cliente in grado di gestire efficacemente la propria vita ed il proprio ambito lavorativo.
Ogni cliente viene visto come una persona creativa e piena di risorse. Sulla base di ciò, le responsabilità del coach sono:
- scoprire, rendere chiari ed allineare gli obiettivi che il cliente desidera raggiungere;
- guidare il cliente in una scoperta personale di tali obiettivi;
- far in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso;
- lasciare piena autonomia e responsabilità al cliente.
Parte 2: Definizione del coaching
Il coaching professionale è un rapporto di partnership che si stabilisce tra coach e cliente con lo scopo di aiutare quest’ultimo ad ottenere risultati ottimali in ambito sia lavorativo che personale. Grazie all’attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le tecniche e le strategie di azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità della propria vita.
Durante ciascun incontro è il cliente stesso a scegliere l’argomento della conversazione, mentre il coach lo ascolta ponendo osservazioni e domande. Questa interazione contribuisce a creare maggiore chiarezza ed induce il cliente a divenire proattivo.
L’attività di coaching accelera la crescita dell’individuo in quanto grazie ad essa ognuno giunge a focalizzare in maniera più efficace e consapevole gli obiettivi da raggiungere e le conseguenti scelte da porre in atto.
Nel coaching si osserva “dove si trova il cliente oggi”, quale sia cioè la situazione attuale di partenza, e si definisce, in comune accordo, ciò che egli è disposto a fare per raggiungere “la meta in cui vorrebbe trovarsi domani”.
Parte 3: Standard di condotta professionale
Condotta professionale generale
In qualità di coach :
- mi comporterò sempre in modo da riflettere positività sulla professione e mi asterrò da comportamenti o dichiarazioni che potrebbero avere effetti negativi sul pubblico a riguardo della comprensione o della reputazione del coaching come professione.
- non pronuncerò coscientemente dichiarazioni che siano false o ingannevoli, né scriverò il falso in qualsivoglia documento a riguardo della professione del coaching.
- rispetterò diversi approcci al coaching. Onorerò gli sforzi ed il contributo di altri e non li rappresenterò erroneamente come miei.
- presterò attenzione a qualsiasi questione che potrebbe potenzialmente condurre all’uso improprio della mia influenza – riconoscendo la natura del coaching e il modo in cui potrebbe avere un effetto sulla vita altrui.
- mi sforzerò e farò in tutti I modi per riconoscere questioni personali che potrebbero essere in conflitto con le mie relazioni professionali o interferire con la mia prestazione di coach. Qualora i fatti o le circostanze lo consiglino, cercherò immediatamente assistenza professionale per determinare il miglior da farsi, incluse eventuali sospensioni o interruzioni della relazione di coaching.
- come formatore o supervisore di coach attuali e potenziali, mi comporterò seguendo con il codice etico previsto per tutte le situazioni di formazione e supervisione.
- condurrò e pubblicherò le mie ricerche con competenza e onestà, seguendo gli standard scientifici. Le mie ricerche verranno portate avanti con il consenso necessario da parte di chi sarà in esse coinvolto, mantenendo un approccio che protegga ragionevolmente i coinvolti da danni potenziali. Tutto lo sforzo di ricerca sarà portato avanti secondo l’osservanza delle leggi in materia del paese in cui si effettua la ricerca.
- mi impegno ad una gestione del lavoro di coach che promuova la riservatezza e osservi le leggi applicabili e che crei, mantenga, archivi e distrugga i record del lavoro fatto in relazione alla pratica di coachin.
- Mi renderò responsabile di stabilire limiti chiari, appropriati e che tengano in considerazione elementi di diversità culturale, nella prassi dei rapporti con i clienti.
- Farò chiari accordi con i miei clienti e li onorerò nel contesto di relazioni professionali di coaching.
- Mi assicurerò che alla sessione iniziale il mio cliente comprenda la natura del coaching, i confini della riservatezza, gli accordi economici e gli altri termini del contratto di coaching.
- Identificherò accuratamente le mie qualifiche, abilità specifiche ed esperienza come coach.
- non fuorvierò intenzionalmente né farò dichiarazioni false su quanto il mio cliente riceverà dal processo di coaching o da me come coach.
- non darò informazioni o suggerimenti che io ritenga fuorvianti né ai miei clienti né a clienti prospettici.
- non sfrutterò scientemente nessun aspetto della relazione coach-cliente per un vantaggio o beneficio personale – professionale o economico.
- accetterò il diritto del mio cliente di terminare il rapporto di coaching in qualsiasi momento. registrerò le indicazioni del mio cliente che egli/ella non stia beneficiando dalla ns relazione professionale.
- se ritenessi che il cliente potrebbe essere servito in modo migliore da un altro coach, o da altre risorse, incoraggerò il cliente a cambiare.
- suggerirò al mio cliente di cercare il beneficio di altri servizi professionali qualora lo ritenessi indicato od appropriato.
- mi farò carico di tutte le ragionevoli azioni per notificare le autorità più appropriate nell’eventualità che un cliente manifesti intenzioni di causare pericolo a sé o ad altri.
Riservatezza
- rispetterò la riservatezza dei dati personali dei miei clienti fatta eccezione di eventuale autorizzazioni da parte del mio cliente o di richieste di legge.
- otterrò autorizzazione dai miei clienti prima di divulgare i loro nomi come clienti o referenze, o qualsiasi altra informazione che li identifichi.
- otterrò autorizzazione dalla persona che sarà coached prima di divulgare informazioni a terzi che mi remunerassero per ciò.
Conflitto di interesse.
- cercherò di evitare conflitti tra i miei interessi e quelli dei miei clienti.
- se sorgessero conflitti di interesse potenziali o manifesti, ne parlerò apertamente con i miei clienti e discuterò come gestirli nel miglior interesse del cliente.
- comunicherò in anticipo ai miei clienti di qualsivoglia remunerazione da terzi che potrei ricevere come riferimento di quel cliente.
- mi presterò a baratti per servizi, merci o altra compensazione non monetaria solo se non avesse effetti sulla relazione di coaching.
Etica professionale
In qualità di coach professionista conosco le seguenti linee di condotta etiche e morali da seguire, gli obblighi sia verso i miei clienti, sia nei confronti dei colleghi e della comunità economica e sociale in generale.
Garantisco di riservare sempre a tutti gli individui, di qualunque estrazione sociale o culturale essi siano, la massima dignità, considerandoli liberi ed eguali, impegnandomi a metterli a loro agio nel migliore dei modi.